BIANCOSPINO 100 gr.

3,80 €
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BIANCOSPINO FIORI E FOGLIE 

NOME BOTANICO: CRATAEGUS OXYACANTHA AUCT. 

ALTRI NOMI: BIANCOSPINO, OSSIACANTA, PERO DI S.CATERINA, SPIN BIANCO, SPINA MARINA, SPINA NERA, MARRUCCA BIANCA, SPINO DA SIEPI, CERASELLA, SPINAPULCE, ALBASPINA, SPINONE-SPOLO, LAZZARUOLO, FIORE DI MAGGIO.

DENOMINAZIONE INCI: CRATAEGUS OXYACANTHA LEAF & FLOWER 

FAMIGLIA: ROSACEAE

PARTI USATE: FOGLIE, SOMMITÁ FIORITE, FIORI MONDI 

DESCRIZIONE: le sommità si presentano con piccole parti di fusto legnoso di circa cm. 3 di lunghezza e cm. 3,5 di altezza; le foglie pennatifide, glabre a 3-7 lobi profondi, con margine interamente o leggermente seghettato, non uniforme; la consistenza è appena coriacea, possono essere pubescenti da giovani (a seconda della specie), sono lungamente picciolate e la fitta nervatura reticolare è più evidente sulla chiara pagina inferiore, di color verde spento a verde oliva, quella dei germogli più lunghi hanno stipole come foglioline. I fiori, da 10 a 20, riuniti in corimbo sono provvisti di brattee o bratteole, lo stelo è lungo circa 2-3 cm., presentano un ricettacolo color marroncino o grigio-verde sul cui margine superiore si riconoscono le lacinie triangolari dei sepali (sono più lunghi che larghi). I cinque petali lunghi da 4-6 mm. color bianco giallognolo e nocciola chiaro non saldati alla base, concavi, sono rotondeggianti o ovali allargati verso l’apice che è brevemente speronato (con unghia evidente). L’ovario è infero o libero con uno stilo, gli stami di circa mm. 20-25 con antere rosso-brune sono inseriti sui bordi del ricettacolo urceolato. Ovario e calice sono generalmente glabri, talvolta pubescenti a seconda del periodo di raccolta. Il frutto è una drupa ovale cavernosa di solito con un seme. Il taglio tisana si presenta in tutte le sue parti di circa 1 cm. ODORE: debole (caratteristico) da erba secca. SAPORE: dolciastro, amarognolo, astringente. 

POLVERE: soffice, color verde grigio (melanges); granulometria compresa fra 150-1000 micron, sono scarsi i peli lunghi unicellulari a parete spessa. Nel mesofillo compaiono druse di assalato e più rari, cristalli isolati.

PROVENIENZA: Fiori e foglie: EUROPA CENTRALE (ITALIA)

NATURA DELLA PIANTA: spontanea

EPOCA DI RACCOLTA: (aprile) - maggio - giugno. Per le sommità si staccano le estremità dei rametti appena schiudono i primi fiori (raccolti in ritardo perdono i petali).

COMPONENTI PRINCIPALI: * Poliflavoni: 1-3%; proantocianidine oligomere derivate dell’epicatecolo; 1-3% flavonoidi (non meno dello 0,7% e molto variabili a seconda della specie) formati da flavonoli: iperoside, rutina, spireoside, crateside e flavoni: vitexina-2” - ramnoside, orientina, quercietina, vicenina, apigenina, luteolina, acido caffeico, clorogenico; nel fiore si trovano amine (dal caratteristico odore sgradevole dei fiori alterati), trimetilamina e ammine-biogene (cardioattive 0,15%), tiramina ecc.; acidi triterpenici 0,3 - 1,4% (A.crataegolico, A.ursolico, oleanolico, derivati dell’alfa e beta amirine; acidi fenolcarbossilici; derivati purinici (adenina, guanina A.urico), pectine; olio essenziale (aldeide anisica); steroli; elementi minerali (manganese nei fiori); vitamina C, amigdalina; sostanze diverse: colina, sorbitolo, acido veratrico.

INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche): cardiotonici (nella ridotta funzionalità cardiaca dal 1° e 2° stadio, nelle leggere cardiopatie associate alla senilità, nella sensazione di compressione, oppressione), coronarodilatatori nei leggeri disturbi cardiocircolatori di origine nervosa, ipotensivi. Aumentano l’apporto ematico a coronarie e miocardio. Sedativi del sistema nervoso centrale, antiaritmici, vasodilatatori, diuretici, efficaci nelle malattie polmonari, durante e dopo episodi infettivi, antispasmodici, usati nella terapia dell’angina pectoris.

PREPARAZIONE: Infuso 5%. Estratto fluido (4-7%) 1 g o 25 gocce. Tintura (20%) 20 gocce al dì. Estratti secchi titolati: a 5 mg di  iperoside o 10 mg di flavonoidi totali o 5 mg di procianidine.

CONTROINDICAZIONI: non sono state ad oggi sperimentalmente evidenziate.

AVVERTENZE: sconsigliati a chi soffre di ipotensione grave. Si consiglia l’assunzione per almeno 6 settimane.

VARIE: al riparo dalla luce ed umidità, va rinnovato ogni anno perchè perde efficacia.

BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: Studi clinici sull’estratto di biancospino. Atti congresso Colonia 1993 H.D. Reuter;

PIANTE OFFICINALI – G. Lodi.

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