SAMBUCO fiori 100 gr.

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SAMBUCO FIORI

NOME BOTANICO: SAMBUCUS NIGRA L. 

ALTRI NOMI: SANGO, SAMBUCO NERO, SAMBUCO COMUNE, ZAMBUCO, SAMBUCO NOSTRALE

DENOMINAZIONE INCI: SAMBUCUS NIGRA FLOWER 

FAMIGLIA: ADOXACEAE (EX CAPRIFOLIACEAE) 

PARTI USATE: INFIORESCENZE CORIMBOSE (ombrelliformi) - FIORI MONDI (previo scuotimento e successiva setacciatura)

DESCRIZIONE: la droga deriva da un arbusto alto fino a 4-5 m. con rami grossi, le foglie sono opposte pennatosette a 5-7 segmenti ovali, seghettate, le stipole sono piccolissime (cilindriche). I frutti sono piccole drupe nere con succo rosso scuro a 3 piccoli noccioli. La droga si presenta a grappoli o in larghi corimbi terminali di 12-15 cm., bianchi da freschi e vengono raccolti quando si schiudono i primi fiori. Questi sono numerosissimi, ermafroditi, sia a boccioli che schiusi (qualche centinaio) hanno il calice tubolare piccolissimo (1-2 mm.) ridotto quasi ai 5 minuscoli denti verde-nocciola. La corolla è saldata alla base e divisa in 5 lembi ottusi color giallo-nocciola, aperta è rotata con diametro di circa 3-5 mm. I 5 stami sono ben evidenti con filamenti ed antere giallognole. L’ovario è infero a 3 logge e su 3 stimmi sessili. I fiori mondi si ottengono raccogliendo le infiorescenze a corimbi maturi (non più verdognoli), nell’essiccazione le corolle si staccano insieme agli stami. Al controllo possiamo riscontrare anche boccioli chiusi con stelo verdognolo ed alcuni pezzetti di asse finale max cm. 2 e scanalatura longitudinale color verde-oliva-marroncino; debole la presenza di frammenti fogliari.

CENERI: max 10%. 

ODORE: caratteristico, intenso nel triturarli, leggermente dolciastro. SAPORE: dolce, mucillaginoso, prima dolciastro poi acre.

POLVERE: granulometria compresa fra 150 e 1000 micron. E’ una polvere ruvida, color verde-oliva mélange, caratterizzata da numerose cellule sabbiose. 

PROVENIENZA: EUROPA SUD-ORIENTALE (ITALIA) 

NATURA DELLA PIANTA: spontanea 

EPOCA DI RACCOLTA: aprile-giugno (vanno essiccati rapidamente e ben conservati, così da presentarsi color bianco-gialliccio. Se fermentano diventano grigiastri fin quasi bruni e perdono il loro valore) 

COMPONENTI PRINCIPALI: * Flavonoidi 1-3% (rutina 1,92%, isoquercitrina 0,7%; caempferolo e loro glucosidi (iperoside, astragalina, quercitrina); acidi fenolici 3% o idrossifenilcarbossilici: acido clorogenico, acido P-cumarico, acido caffeico, acido ferulico, e loro esteri con B-glucosio; olio essenziale 0,03-0,14% di consistenza semisolida: piccole quantità costituite da acidi grassi liberi (palmitico, linoleico, linolenico) da stearopteni e da terpeni; sostanze triterpeniche (alfa e beta-amirina 1%, acido ursolico 1%, oleanolico e 3 o beta-ursolico esterificati con acidi grassi; tannini; steroli liberi appartenenti al gruppo dei sitosteroli e glucosidici 0,11%; mucillagini; pectine; zuccheri; amine di odore fetido che si perdono con l’essiccazione; vitamina C; tracce di alcaloide sambucina; tracce del glucoside: sambunigrina che per idrolisi enzimatica si scinde in glucosio e mandelonitrile il quale libera acido cianidrico.

INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche): diaforetici (aumentano la sensibilità delle ghiandole sudorifere agli stimoli termici), pettorali (nelle malattie da raffreddamento con febbre), antinfiammatori delle vie urinarie e respiratorie, espettoranti, emollienti, risolutivi, blandi lassativi, analgesici, antireumatici, diuretici, depurativi. Favoriscono l’eruzione nelle malattie esantematiche. Privi di azioni dannose sul cuore e sul circolo, galattogeni, correttivi del sapore. Vengono utilizzati in enologia per aromatizzare il vino (gusto di moscato) e per la preparazione dell’aceto da tolleta “surard” dalle proprietà riportate sopra. Uso esterno: pediluvi contro la gotta. Emollienti, lenitivi in lozioni risolutive, nelle dermatosi, foruncolosi, eczema alle palpebre, affezioni oculari, erisipela, emorroidi.

La sinergia di due o più piante è sempre più efficace di una pianta singola. Chiedi consiglio all'erborista sull'abbinamento in base alle tue esigenze

PREPARAZIONE: Infuso: 3-5% (filtrando dopo 5 minuti). Decotto in acqua o vino. Estratto fluido: g 2-10 al dì. Uso esterno: infuso 5-7%.

CONTROINDICAZIONI: in seguito ad uso prolungato si potrebbe instaurare ipokaliemia per l’elevata attività diuretica.

BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: PIANTE OFFICINALI PER INFUSI E TISANE - Edizione Italiana di Max Wichtl a cura di Roberto Della Loggia

Da consumarsi preferibilmente entro: 07/27

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