ALLORO FOGLIE

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ALLORO FOGLIE

LAURUS NOBILIS L.

ALTRI NOMI: LAURO, ORBANO, LAVRO, DAFNE, ROMOLINO, SLAVERNO, LAVRANO,

AURAR, M’LORI, ONORO, ALAFRARO, ALARU, LATIU, AGLIOU. 

FAMIGLIA: LAURACEAE

PARTI USATE: FOGLIE 

DESCRIZIONE: Le foglie derivano da un sempreverde spontaneo, che è anche coltivato come pianta ornamentale. Non è un

caso che le siepi di alloro siano spesso usate come divisori. Alto da 2 a 10 metri, con tronco glabro e corteccia liscia nera,

legno giallo pallido e rami eretti. È provvista generalmente di molte fronde che si accostano al tronco formando una chio -

ma tendenzialmente piramidale. Le foglie sono verde scuro, lucide sopra, opache sotto, ovali - lanceolate, ondulate ai margini, alterne, persistenti; sono provviste di ghiandole resinose ed aromatiche localizzate nella pagina inferiore. I fiori sono

bianco - giallastri (aprile – maggio) diclini o raramente monoclini, piccoli ed incospicui, a quattro divisioni, pedicellati e riuniti in piccole ombrelle ascellari che, nello stato di abbozzo, sono racchiusi in un involucro globoso: fiori maschili con 8 –

12 stami, fiori femminili con 1 carpello a stilo corto. Il perianzio ha breve porzione tubulare ed un lembo 4-partito. ODORE: aromatico, caratteristico. SAPORE: amaro.

POLVERE: uniforme, verde pallido pesante 

NATURA DELLA PIANTA: spontanea

EPOCA DI RACCOLTA: fra inverno e primavera 

COMPONENTI PRINCIPALI: * olio essenziale (0.3 – 3 %) costituito principalmente da: 1,8 cineolo (fino al 50%), alfa - pinene,linalolo, acetato di terpinile. Pinene, sabinene, alfa – terpineolo, deidro – 1,8 – cineolo, (beta – cimene, eugenolo e metileugenolo, limonene), tannini, amido, zuccheri. 

INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche) proprietà cefaliche, nervine, stomachiche, carminative e fortificanti. Nella medicina domestico empirica le foglie sono utilizzate come stimolanti, diuretiche, sudorifere, balsamiche, profumanti. Inoltre sono la parte usata maggiormente per le splendide caratteristiche aromatiche in campo gastronomico. Uso esterno: Il decotto si può utilizzare per gargarismi o sciacqui alla bocca oltre che per intingere pezzuole da applicare su contusioni e nevralgie in genere, oppure contro le sinusiti da applicare sulla fronte.

PREPARAZIONE: decotto: bollire 2 – 3 foglie in mezzo litro d’acqua per 3 minuti. Infuso: al 2% in acqua dopo un’infusione di 10 minuti, da consumarsi a tazzine dopo o tra i pasti anche contro le affezioni bronchiali ed inappetenza. Formula di Aceto da tavola: mettere in un litro di aceto Alloro foglie g 3, Rosmarino foglie g 2, Ginepro bacche g 2, Cannella g 1, Menta piperita g 1, Timo volgare g 1. Impiego estrattivo per l’estrazione dell’olio.

AVVERTENZE: è bene fare attenzione a non confondere le sue foglie con quelle del lauroceraso o dell’oleandro che sono tossiche.

VARIE: nell’antichità era conosciuto come l’albero sacro ad Apollo e come la pianta che Empedocle da Agrigento aveva definito “suprema fra tutte le altre piante”. Il popolo ellenico la individuava sotto il nome di “Daphne” usandola nei loro sacrifici ed offrendola in omaggio ai sacerdoti e agli eroi quale simbolo di gloria, storia che si è mantenuta sino ai nostri tempi estendendosi anche all’incoronamento dei poeti e diventando altresì il simbolo di una nobiltà accademica che premia, con la “laurea”, chi supera gli studi universitari.

BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: NEL MONDO DELLE PIANTE Edizione Motta; SEGRETI E VIRTU’ DELLE PIANTE MEDICINALI

Selezione del reader’s digest – Milano; CODEX VEGETABILIS Gianni Proserpio- Studio Edizioni.

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