MACA

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MACA RADICE POLVERE

NOME BOTANICO: LEPIDIUM MEYENII WALPERS – LEPIDIUM PERUVIANUM CHACON – LEPIDIUM GELIDIUM WEDD.

ALTRI NOMI: MAKA, GINSENG PERUVIANO, MACE, MACA- MACA, MAINO, AYAK CHICHIRA, AYAK WILLKU, PEP PERWEED 

DENOMINAZIONE INCI: LEPIDIUM MEYENII ROOT POWDER

FAMIGLIA: CROCIFERE

PARTI USATE: RADICE

DESCRIZIONE: pianta erbacea annuale con radici tuberose e dure di cui quella principale può raggiungere una lunghezza di cm 15, un diametro di cm 5 e un peso di g 20 circa. L’epidermide della radice varia di colore anche in funzione delle caratteristiche del suolo (la zona di coltivazione della maca è caratterizzata da miniere metallifere), mentre il midollo è giallo o biancastro. La maca si adatta a condizioni climatiche estreme, 3800 – 4500 metri, riuscendo a sopravvivere a temperature rigide e ai forti raggi ultravioletti.

POLVERE: compatta, di aspetto sabbioso, giallo chiara se ottenuta dalla radice decorticata e più marroncina se proveniente dalla radice naturale. 

PROVENIENZA: AMERICA MERIDIONALE (PERÙ)

NATURA DELLA PIANTA: spontanea

EPOCA DI RACCOLTA: la coltura avviene in piccoli appezzamenti recintati da muretti a secco che mantengono un microclima più mite e favorevole alla crescita della pianta (in estate la temperatura media è di 3°-4°C) 

COMPONENTI PRINCIPALI: * proteine (10-15%), carboidrati come amido (20%) e maltosio; calcio (250 mg/100), fosforo (180 mg/ 100), ferro (14 mg/100), magnesio, silicio, ceneri (oltre il 10%) e microelementi come iodio, tannino (epicatechine, epicateghingallato, epigallocatechine) minerali; vitamina C e riboflavina. Elevato è il contenuto di aminoacidi essenziali. Acidi grassi tra cui quello palmitico e linoleico, composti che rientrano in questa frazione sono i macaoni e i loro amidi; vitamine B1, B2, B12, C, E.Glucosinolati: glucotropeolina e la m-metossi-glucotropeolina; fitosteroli (sitosterolo, compesterolo, ergosterolo, brassicasteroli, ergastaneodiolo), alcaloidi.

INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche): i più recenti studi si sono concentrati sull’estratto alcaloideo che sembra stimolare il funzionamento degli ormoni secreti dalla ghiandola pineale (ipotalamo) che regolano il sistema riproduttore: infatti favorisce la maturazione sessuale nella cura della sterilità, per le sue capacità di regolarizzare il ciclo mestruale in genere, per i disturbi del climaterio virile. 

Altrettanto valida è l’azione regolarizzante sul metabolismo di calcio e fosforo nel sangue per mezzo della regolazione della formazione di calcitonina secreta dalla ghiandola tiroide e di paratormone proveniente dalle ghiandole paratiroidi. Le popolazioni andine le assegnano anche il ruolo di riequilibratore fisico ed intellettuale e di riduttore di stress; i glucosinolati sono difatti altri componenti che una volta ingeriti vengono idrolizzati a isotiocinati ai quali vengono attribuite notevoli proprietà antiossidanti.

Per l’elevatissimo contenuto in amminoacidi essenziali risulta indicata per aumentare la massa muscolare, aiutare il sistema nervoso, funge da supplemento nelle attività sportive ad alto contenuto energetico, contrasta l’osteoporosi e le anemie di diversa origine, rafforzare il sistema immunitario, aumentare la resistenza agli sforzi muscolari ed è usato anche contro l’artrite e contro le malattie respiratorie.

PREPARAZIONE: da 10 g a 20 g al giorno. Interessante è la trasformazione operata su questo tubercolo a livello artigianale e finalizzata alla produzione di tradizionali preparati pronti per l’uso: farina, nettari, liquori, biscotti, sciroppi, marmellate e bevande rinfrescanti ed integratori alimentari.

CONTROINDICAZIONI: nei casi di ipertiroidismo e nella tiroide di Hashimoto, infatti un po’ di iodio è necessario per la funzione tiroidea, ma troppo può peggiorare i sintomi eventualmente presenti. Il glucosinato inoltre può far crescere i gozzi. Consultare eventualmente l’endocrinologo di fiducia prima di assumere integratori a base di maca.

VARIE : tradizionalmente è consumata come tubero intero lessato o farina bollente nel corso della colazione. L’aroma del tubercolo assomiglia a quello delle mele cotogne. Una volta secco serve anche per preparare una minestra densa chiamata mezamorra.

BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: LE PIANTE DAGLI EFFETTI STIMOLANTI - Giorgio V. Brandolini; FARMACIA NATURALE –2 marzo 1998 – p42: PLANTAS MEDICINALES – Dr. Josè Lius Berdonces – Oceano Ambar; L’ERBORISTA – ottobre 2001 – pag. 34.

Da consumarsi preferibilmente entro: 01/2028

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